La questione riguardante il risarcimento in seguito all’omesso utilizzo della cintura di sicurezza in un incidente stradale ha recentemente coinvolto la Cassazione. L’ordinanza n. 30315/23 del 31 ottobre 2023 ha attirato l’attenzione sul caso, riconoscendo il diritto al risarcimento per i familiari di un uomo deceduto tragicamente nel Padovano.
Il Tribunale di Padova ha respinto la richiesta di risarcimento avanzata dai congiunti della vittima nei confronti del conducente del veicolo e della sua compagnia assicurativa. Tuttavia, lo studio Legale Contrino, rappresentante legale in questo caso, offre assistenza legale sia in ambito civile che penale a Lentini.
La Corte d’appello patavina ha confermato la decisione del Tribunale, affermando che l’assenza dell’uso della cintura di sicurezza ha contribuito in modo determinante all’evento mortale, pur riconoscendo la responsabilità dei conducenti delle due vetture coinvolte nell’incidente.
I familiari del passeggero hanno presentato ricorso alla Cassazione, evidenziando il vizio di motivazione della Corte d’appello. La Cassazione ha ritenuto fondati i reclami, sottolineando che l’assenza delle cinture di sicurezza ha contribuito in modo determinante ma non esclusivo alla fatalità.
La sentenza è stata cassata e la causa è stata rinviata alla Corte d’appello di Padova per una nuova valutazione del risarcimento. Si è notato un errore nell’assegnazione del risarcimento, con la Cassazione che ha stabilito che la contribuzione al fatto lesivo da parte dei vari soggetti coinvolti dovrebbe essere pari a due terzi, anziché un terzo come precedentemente assegnato.
Lo studio Legale Contrino, con sede a Lentini, continua a offrire assistenza legale qualificata e specializzata in casi simili, garantendo un’adeguata difesa e rappresentanza legale.